~ All Artfolio  {Floppy, Kery, Gabry, Clody}  Crazy Sisters!

Una di loro? ♥

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view post Posted on 11/8/2011, 13:06
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Ed ecco una storia che ho veramente intenzione di continuare :3
E' buffa la cosa: stanotte ho fatto uno strano sogno che però aveva un inizio e una fine (di solito non li finisco mai xD) e la storia era piuttosto avvincente: l'ispirazione mi è venuta da lì x3
Beh, ve la propongo. Il titolo verrà chiarito mano a mano che leggerete e andrò avanti coi capitoli ;D

Storia sotto copytight. © Se copi me ne accorgo, non credere di farla franca.

Capitolo Primo: Nuvole e bigne’.


- Guarda mamma! Guarda guarda! Tocchiamo le nuvole! –
- Amy non strillare! Non siamo ad un parco giochi! –
- Come sei noiosa Blaire! Guarda mamma, guarda, adesso tocco le nuvole con la mano! –
Mia sorella tentava invano di aprire il finestrino dell’aereo: era sigillato, ma non volevo toglierle questa speranza, avrebbe cominciato a frignare come sempre.
- Ferma Amy, ti farai male! – la ammonì mia madre.
- Ma no, voglio solo toccare le nuvole! – ribattè mia sorella.
- Non si può aprire il finestrino, tesoro. –
Ecco, lo sapevo. Uno. Due. Tre.
- Weee! Nooo! Voglio toccare le nuvole, voglio toccare le nuvole! Le voglio, le voglio! –
Aveva appena incominciato a piagnucolare tra lacrime e strilli. Sentivo puntati su di noi gli occhi di tutti gli altri i passeggeri.
- Avanti, non è una tragedia, magari nell’aereo che prenderemo dopo si potranno aprire i finestrini e toccherai le nuvole – tentava di consolarla mio padre.
- No! Io voglio toccarle adesso! –
- Amy non si può – cominciavo a spazientirmi.
- Invece sì! I miei amici l’hanno fatto! –
- Smettila di fare i capricci! – oramai cominciavo ad urlare anche io, e mi sentivo sempre più osservata.
- Adesso basta. Finitela entrambe e fate un po’ di silenzio. – Non era una voce familiare.
Proveniva dal sedile dietro al nostro. Era un uomo. A dire la verità aveva un aspetto un po’ strano, non era proprio il tipo di persona che si ritiene affidabile. Indossava un cappotto beige nonostante il caldo torrido del mese di Agosto e aveva in testa un cappello dello stesso colore.
- Oh.. beh, mi scusi. – Mi limitai a dire un po’ imbarazzata.
- Io voglio le nuvole, voglio le nu.. – tappai la bocca a mia sorella: per poco non mi avrebbe morso.
- Smettila! Non vedi che gli altri passeggeri ti hanno sgridata!? –
- Se è per questo hanno sgridato anche te! –
- Almeno io l’ho finita e ho chiesto scusa! Ora l’unica maleducata sei tu! –
- Non sono maleducata! Mamma! Blaire ha detto che sono ma.. –
- Ho sentito, avanti Amy, smettila. Sul prossimo aereo potrai toccare le nuvole, ora basta. – la interruppe mia madre con la sua solita calma e la sua smisurata pazienza.
- E va bene. – mia sorella fece il broncio. Ma durò ben poco.
Qualche minuto dopo arrivò una hostess con un carrellino d’argento carico di dolcetti, paste e bignè.
- Io! Io! Voglio i bignè al cioccolato! – Cominciò mia sorella.
- Calmati Amy, ora arriverà anche da noi! – la tranquillizzai.
- Signorina! Signorina! – continuava.
- Sì? Ciao piccola, vuoi qualcosa? – sorrise la hostess.
- Un bignè al cioccolato! Un bignè al cioccolato! – ripeteva Amy come una macchina.
In quel momento notai che l’uomo dietro di noi ci stava fissando. Aveva in mano un block notes, ma non feci in tempo a vedere cosa c’era scritto: non appena incrociò il mio sguardo abbassò immediatamente gli occhi sul suo block notes e si abbassò il cappello quasi per coprirsi il volto.
Che aveva tanto da guardare?
- Signorina, vuole qualcosa? – interruppe i miei pensieri la hostess.
- Oh.. prenderò una di quelle paste alla frutta – avevano sopra delle fragole davvero invitanti.
E mangiando mi dimenticai tutto. Cercai di far gola a mia sorella ma lei era orgogliosa del suo bignè e non riuscii nel mio intento. Mia madre sorrideva, mentre papà continuava a tenere il muso incollato al foglio del suo giornale.
Ormai eravamo arrivati a Roma, qualche minuto e avremmo fatto uno scalo prima di ripartire alla volta della mia Chicago.
Oh già, non vi ho ancora raccontato nulla di me. Il mio nome è Blaire, sono nata a Chicago, ho quindici anni e ho madre americana e padre italiano.
Mio padre si era da poco trasferito negli Stati Uniti seguendo l’agenzia di mio nonno quando aveva diciotto anni e caso strano il nonno doveva tenere una conferenza con l’agenzia della madre di mia madre.
Una storia un po’ complicata, ma bastò per far innamorare i miei. Mentre i loro genitori si trovavano alla conferenza mamma e papà si incontrarono. Sembra quasi una favoletta.
Erano entrambi al caffè a fianco alla sede della conferenza quando mio padre rovesciò il suo caffè addosso a mia madre. E così si conobbero. Quattro anni dopo si sposarono e l’anno successivo nacqui io. Quando avevo appena due anni, il nonno dovette tornare in Italia perché la sua sede si era ristabilita lì. Papà non si sentiva di lasciarlo solo, così tornò a casa assieme al nonno, ma soprattutto assieme alla mamma. Per questo di Chicago non ricordo quasi nulla. Amy, la mia sorellina, nacque cinque anni dopo, lei, però, in Italia.
Ma tornando a noi.. Quell’anno fu la prima volta che tornai a Chicago. Di solito la famiglia di mia madre veniva a trovarci in Italia, ma quell’anno andammo noi a trovare loro. Beh, non posso nascondervi che ero molto emozionata.
- Attenzione. Avvisiamo i gentili passeggeri che fra pochi minuti raggiungeremo l’aeroporto Roma, Fiumicino dove avverrà uno scalo. Grazie per essere stati con noi. – annuncia una voce automatica.
Evvai! Roma! Non vedevo l’ora di arrivarci! Saremmo ripartiti per Chicago circa due ore dopo, per cui avevamo il tempo di farci un giro. Certo, non sarebbe stato come fare una visita a Roma, ma avrei almeno camminato e visto qualche vicolo della città.
Sentii l’aereo atterrare.
- Abbiamo raggiunto destinazione. Grazie e buona giornata. – riprende la voce.
Bene. La mia prima tappa a Roma!


Edited by ~Floppy-Anime} - 13/8/2011, 19:25
 
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»MaRiNa
view post Posted on 11/8/2011, 13:12




BELLISSIMA SINCERAMENTE!!! Mi ha fatto davvero ridere Amy! Sei bravissima!^^
 
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»Yami Mana;
view post Posted on 12/8/2011, 20:17




Bellissimissima! E considera che io non mi appassiono facilmente ad una fan-fiction! Ma una curiosità: Davvero nel tuo sogno è successo questo? O hai aggiunto altri dettagli? Comunque scrivi davvero bene, brava, continua! ^_^
 
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view post Posted on 13/8/2011, 17:12
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CITAZIONE (»MaRiNa @ 11/8/2011, 14:12)
BELLISSIMA SINCERAMENTE!!! Mi ha fatto davvero ridere Amy! Sei bravissima!^^

Grazie di cuore! *w*

CITAZIONE (»Yami Mana; @ 12/8/2011, 21:17) 
Bellissimissima! E considera che io non mi appassiono facilmente ad una fan-fiction! Ma una curiosità: Davvero nel tuo sogno è successo questo? O hai aggiunto altri dettagli? Comunque scrivi davvero bene, brava, continua! ^_^

Più o meno è uguale xD
Ho solo romanzato un po' la storia dato che il sogno era più confuso, ma gran parte delle cose erano proprio nel sogno ^^
Grazie mille davvero **

Vi ringrazio davvero tanto, non sapete quanto mi faccia piacere *-*
 
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view post Posted on 13/8/2011, 18:12
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Aggiorno :3

Capitolo Secondo: “Posso farle una domanda? ”



-Siamo arrivati! Siamo arrivati! – cominciò a gridare mia sorella saltellando.
- Ragazze prendere i vostri zaini e scendiamo. – Sorrise mia madre.
Ma qualcosa mi teneva incollata al mio sedile. E lo stesso stava succedendo anche a qualcun altro.
- Avanti Blaire! Che c’è? Perché te ne stai lì seduta? – si stupì Amy.
- Oh, arrivo subito. – La sua domanda mi aveva scosso in qualche modo, senza che ne capissi il motivo.
Mi alzai in piedi: caspita, non mi sentivo più le gambe! Mi stiracchiai un po’ come sono solita fare dopo ogni viaggio e senza sorprendersi i miei genitori e mia sorella mi fissarono sorridendo.
- Pronte? Allora scendiamo. Mi raccomando, non allontanatevi, l’aeroporto è enorme e non vorrei che vi perdeste. – Iniziò mio padre.
Mi ripresi dalla malinconia e dalla strana sensazione di pochi minuti fa: era arrivata senza far rumore, ma soprattutto senza motivo. Non ero giù di morale, né ultimamente mi era successo qualcosa di spiacevole; ero assieme alla mia famiglia, stavo per tornare alla mia città natale, un sogno che ero impaziente di realizzare da anni: eppure c’era qualcosa che non andava.
E per gli ultimi minuti del viaggio fu un susseguirsi di emozione e entusiasmo, malinconia e pensieri.
Ma in quel momento mi sentivo al meglio: sentivo dentro di me una specie di energia positiva, qualcosa che mi incitava a godermi la mia vacanza e visitare Chicago: era una grandissima opportunità!
Ci incamminammo tutti e quattro verso l’uscita dell’aereo, dove si affollavano tutti i passeggieri come formiche. Quanto odiai quel momento: non ho mai sopportato le code.
Tling. Tling. Tling.
Mi voltai all’improvviso, quasi fosse una reazione automatica.
Qualcosa aveva attirato la mia attenzione e mi aveva distolto dalla coda: era un oggetto di.. di che materiale era? Sinceramente non saprei descriverlo. Sembrava metallo ma allo stesso tempo cristallo. E che cos’era? Non saprei dire nemmeno questo con certezza: sembrava un ciondolo a forma di sfera ma questa descrizione non mi ha mai convinta. Beh, un’idea ve la siete fatti, no?
Era appena caduto a terra, sicuramente apparteneva a uno dei passeggeri. Nessuno tra le persone in piedi sembrava cercare quell’oggetto. Mi guardai intorno: avevo perso la mia famiglia.
Niente panico, scesa dall’aereo li avrei trovati, sicuramente sarebbero stati ai piedi dell’aereo ad aspettarmi.
Il primo istinto che ebbi fu quello di prendere il mio cellulare dalla tasca, ma capivo che con tutta quella folla non avrebbero potuto sentire la vibrazione o la suoneria di un cellulare.
Quell’aereo era così affollato? Non l’avrei mai detto.
Presi l’oggetto in mano e vidi davanti a me qualcuno che sembrava aver perso qualcosa.
“ Sarà sicuramente il proprietario: il gioco è fatto, restituisco questo coso e me ne esco dall’aeroplano.” Pensai sicura di me.
L’uomo che cercava qualcosa era seduto. Seduto nonostante tutti si fossero accalcati verso l’uscita? Cosa abbastanza bizzarra. Mi avvicinai a lui.
- Mi scus.. – cominciai. Ma il suo sguardo gelido mi interruppe. I suoi occhi erano blu mare, mi ci persi dentro. Dovevano nascondere una dolcezza infinita ma in quel momento trasmettevano una freddezza che non avevo mai visto negli occhi di nessuno.
- Sì? – Mi domandò voltandosi e cercando a tentoni qualcosa fra i sedili.
Bene, ora non avevo più i suoi occhi puntati addosso, ero molto meno imbarazzata.
- Sta cercando qualcosa? Ho trovato questo a terra… - Proseguii.
In quel preciso istante vidi i suoi occhi illuminarsi e quel blu mare era diventato semplicemente stupendo: sembrava un oceano cristallino.
- Oh l’hai trovato! L’hai trovato! – Gioì l’uomo in preda all’emozione strappandomi di mano quello strano oggetto.
Emise un sospiro di sollievo e poi… poi sembrò tornare come prima: freddo e distaccato. Si abbassò sul volto il cappello.. Ehi, ma quello era l’uomo che mi aveva rimproverato poco fa! Quello strano tizio dal cappello e cappotto beige! Ecco il perché di quell’atteggiamento: solo uno scorbutico come lui poteva essere così freddo e indifferente con colei che aveva trovato qualcosa a lui prezioso! Tsk, la gente al giorno d’oggi è proprio strana. Un momento, questa è mia madre, non sono io.
- Bene, brava. Ciao. – sbottò l’uomo infilandosi nella tasca interna del cappotto la strana sfera.
Ok. A quel punto sarei dovuta andarmene, salutare rimanendo delusa del suo comportamento e sarebbe tutto finito lì. Ma se così fosse la nostra storia non continuerebbe, non credete?
Qualcosa mi suggeriva di restare, decisi di farlo. Ma Amy? La mia famiglia? Avanti, si trattava solo di qualche minuto. In fondo ancora molte persone dovevano scendere dall’aereo.
Presi coraggio perché quell’uomo mi aveva proprio stizzita e quando perdo la calma… beh, sinceramente non so cosa faccio, non me ne rendo nemmeno bene conto.
- Arrivederci. E comunque non si sprechi a ringraziarmi, in fondo ho solo trovato un oggetto che lei cercava disperatamente. Oh sì, sono solo una sciocca ragazzina che non ha nulla da fare che ficcare il naso nelle faccende altrui. E’ così che la pensa, vero? Beh, le voglio dire che senza questa ragazzina lei sarebbe stato qui a cercare per almeno altre due ore perché la folla di persone che scendeva dall’aereo avrebbe buttato giù da qui quel suo amato ciondolo che avrebbe potuto frantumarsi! Un minimo grazie me lo merito! Prima le ho anche fatto le mie scuse! E non mi sembrava di aver fatto tanto baccano! –.
Mi sentivo le guance in fiamme e non sapevo davvero come avessi potuto dire delle cose simili. Insomma, non è da me. Ebbi l’istinto di scusarmi. Ma non lo feci, perché mi precedette la risata di quel bizzarro personaggio.
- Che c’è da ridere? Dovrei ridere io! Non capita tutti i giorni di vedere una specie di investigatore con block notes, cappello e cappotto in pieno agosto su un aereo! – Continuai senza rendermene conto.
Le parole mi uscivano di bocca senza che potessi tenerle sotto controllo: non mi era mai successo prima d’ora… o almeno non me ne ero mai resa conto.
L’uomo rise ancora più fragorosamente.
A quel punto sospirai e mi arresi: - Mi scusi, davvero, non so che mi è preso -.
Quello si calmò dopo qualche istante, poi puntò i suoi occhi blu mare su di me. Se c’è una cosa che mi mette in soggezione è proprio questa: che le persone mi fissino.
Abbassai automaticamente gli occhi. E la mia curiosità prese il sopravvento: - Posso farle una domanda? Può dirmi chi è e soprattutto… qual è il suo nome? -.
 
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»Yami Mana;
view post Posted on 14/8/2011, 20:45




Stupendo! Più emozionante del primo! Complimenti! Adoro il tuo modo di scrivere Floppyna *O*
C'è qualcosa di magico nella storia *.* Secondo me collegato a quel ciondolo *-* Adoro il modo di esprimersi di Blaire *--*
 
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view post Posted on 16/8/2011, 16:07
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Oh grazie mia carissima *A*
Così mi commuovi ç_ç
Sono così contenta che ti piaccia *O*
 
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»MaRiNa
view post Posted on 16/8/2011, 17:29




CITAZIONE (»Yami Mana; @ 14/8/2011, 21:45) 
Stupendo! Più emozionante del primo! Complimenti! Adoro il tuo modo di scrivere Floppyna *O*
C'è qualcosa di magico nella storia *.* Secondo me collegato a quel ciondolo *-* Adoro il modo di esprimersi di Blaire *--*

Quoto!!! *--*
 
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»Yami Mana;
view post Posted on 16/8/2011, 22:11




Non ti commuovere Floppy! Non vorrai incrostare il topik di lacrime? u.u
 
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view post Posted on 19/8/2011, 11:51
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Grazie mille anche a te Mari *-*
Giusto Clody hai ragione u.u xD
 
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9 replies since 11/8/2011, 13:06   83 views
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